Guida ai serramenti _ part.2
CAPITOLO_2
In questo capitolo della guida ai serramenti voglio parlare del telaio delle finestre, compreso lo stipite e la ferramenta.
Prima di iniziare, se non avete già letto il “capitolo _1” della guida ai serramenti, vi consiglio di cliccare il link qui sotto per non perdervi nulla.
I Telai
Il telaio è l’unica parte strutturale della finestra!
Sbagliato!
Forse non è noto a tutti che il vetro, una volta montato, è soggetto a grande sollecitazione, praticamente si “puntella” ed entra in compressione creando una struttura rigida legata al telaio.
Soprattutto sui serramenti in pvc questa cosa è molto chiara. Se mai vi dovesse capitare di vedere un serramento senza vetro vi accorgereste subito che la struttura è molto poco stabile e si flette con facilità. Una volta montata la vetrocamera invece sembrerà solido e compatto.
Perché sto dicendo questo?
Per nessuna ragione, ma mi sembrava una chicca carina da raccontare.
Iniziamo seriamente a ragionare sui principali tipi di telaio in commercio.
Come in tutte le cose la prima domanda che va fatta è “quanto voglio spendere?” E poi “quanto voglio che mi durino?”
I serramenti in acciaio Inox a taglio termico ad esempio sono i più duraturi sul mercato. Chi vende serramenti in Inox sostiene che siano ETERNI. Ma hanno un costo veramente elevato rispetto ai concorrenti sul mercato. Potremmo vederli usati in qualche ristrutturazione di palazzi storici, per il resto il loro prezzo è decisamente fuori misura.
Nota nerd
Etimologia Eterno
Che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine, detto spec. di Dio e dei suoi attributi o di quanto da Lui procede.
https://www.treccani.it/vocabolario/eternita/
Un affermazione un pelo esagerata, no?
Tornando a noi…
Diciamo che vogliamo acquistare un serramento che abbia una performance a norma di legge, in particolare per rispettare il Bonus 110%, cioè 1.3 W/m2k: verso quale tipologia devo orientarmi?
Ormai le qualità dei serramenti per ogni materiale sono paragonabili. Il gioco da padrone lo fa il vetro-camera che avete scelto.
Come orientarsi nella scelta del materiale
I principali materiali utilizzati per i serramenti sono:
- Legno;
- Alluminio;
- Pvc;
- Acciaio / Bronzo / Oro ; (per portafogli importanti)
- Misti: (Legno-Alluminio)
Dato che la performance non è così rilevante nella scelta, per orientarci dovremo basare il nostro ragionamento su altre basi.
La parte strutturale: il serramento deve riuscire a portare il peso del vetro e a movimentarsi senza troppo sforzo. Lo sforzo che il serramento deve sorreggere è molto ed è prolungato nel tempo.
L’estetica che volete ottenere. In contesti storici è obbligatoria la finitura in legno. Per gli altri casi è a discrezione del progettista o del proprietario. Oggi esistono una vasta gamma di finiture “effetto legno” che si possono applicare sia sul pvc che sull’alluminio.
La durabilità; ogni materiale ha le sue peculiarità e la sua vita utile, ma anche una sua necessità di manutenzione. Ad esempio il legno è molto duraturo ma richiede una manutenzione più frequente dell’alluminio.
Ma analizziamo nel dettaglio queste parti.
Strutture del serramento
Un serramento da 1 metro x 1 metro con triplo vetro e gas argon o kripton può pesare anche 35/40 kg. Le strutture devono essere in grado di sorreggerlo e di permettergli un movimento fluido, sia ad anta che a ribalta, senza cedere e senza bloccarsi. Può succedere che in una fase di assestamento ci siano dei problemi di cedimento nei serramenti, ma una volta “retificati” il serramento deve garantire la forma per gli anni avvenire.
Oltre al cedimento immediato c’è anche il tema della flessione nel tempo. Ad esempio i primi serramenti in pvc avevano il problema che nel tempo si flettevano leggermente fino a bloccarsi.
Nel migliore dei casi si bloccava chiuso. D’inverno se si blocca aperto può essere veramente fastidioso!!
Oggi il pvc, grazie a telai interni metallici e a materiali innovativi, ha resistenza paragonabile a quella del legno.
Anche il legno ha i suoi pro e dei contro, infatti nel tempo tende ad assorbire umidità e a “gonfiarsi” muovendosi leggermente e rovinando la vernice.
Il più stabile è dunque il serramento in alluminio. Questo teme solamente la deformazione termica. Tutti i materiali tendono ad allungarsi all’aumento della temperatura: i metalli essendo dei buoni conduttori amplificano molto questo effetto. Tuttavia, con un corretto calcolo della dilatazione (detto gioco), questo problema viene facilmente risolto.
Estetica del serramento
Oggi siamo abituati a vedere il “clone” del legno in tutte le salse. Pavimenti effetto legno, rivestimenti effetto legno, mobili effetto legno. Anche le finestre possono avere finitura “effetto legno”. Sta nella sensibilità e nell’occhio di chi ci andrà a vivere la scelta di usare un serramento in vero legno o con un effetto. Parlo del legno perché è il materiale che più associamo all’idea di serramento e di porta. Se ci parlano di serramento in alluminio per prima cosa ci viene in mente il classico doppio-vetro in alluminio color bronzo che veniva installato negli anni ’80 e ’90.
Oggi i serramenti in alluminio sono molto più belli e hanno molte finiture possibili su vari colori e con varie superfici.
Per avere il “vero legno” senza rinunciare alla resistenza del metallo esiste anche un materiale misto Legno-alluminio che vi permette di avere un’estetica interna che vi piace e una resistenza agli agenti atmosferici superiore. Anche il costo però sarà superiore!
Nel gioco estetico entra anche la maniglia. Ne esistono migliaia di forme e generi per tutti i gusti e necessità. Ricordiamoci però che l’ergonomia e la comodità sono il tema principale da tenere in considerazione.
Durabilità del serramento
Il tema della durabilità è più ostico perché si compone di vari fattori. Un materiale come il pcv o l’alluminio, ad esempio, necessitano di pochissima manutenzione, cosa che invece il legno richiede. Quante volte abbiamo visto finestre e balconi scrostati e rovinati’? Allo stesso tempo però un serramento in legno può essere (con un investimento di tempo, soldi e fatica) messo a nuovo e quindi durare molto di più degli altri.
Qui arriviamo al punto.
Il pvc una volta passata la vita utile non può essere riparato, riverniciato o adattato con facilità. Il materiale (ricordatevi di scegliere un pvc riciclabile) deve essere sostituito con un nuovo serramento. Parliamo di una vita utile di 20/25 anni!
Lo stesso vale per i serramenti di alluminio che possono essere riverniciati, ma con tempi e costi importanti rispetto al legno. Il serramento in alluminio ha una vita utile più lunga, anche 50 anni!.. Sempre che la vernice non si rovini eccessivamente.
Il serramento in legno se manutentato regolarmente ha una vita utile paragonabile all’alluminio, e manterrà sempre la sua duttilità come materiale.
Conclusioni:
Dobbiamo valutare il fatto che di anno in anno, con gli sviluppi tecnologici, le performace dei serramenti migliorano. Per questa ragione possiamo mettere in preventivo il fatto di sostituire i serramenti dopo circa 20 anni per mantenere adeguate le performance della nostra casa.
Per queste ragioni e per l’aspetto economico, il serramento più venduto sulla fascia media oggi è quello in pvc. Vi raccomando di scegliere pvc proveniente da materiale riciclato e con bassa emissività di sostanze tossiche.
Personalmente adoro i serramenti in legno-alluminio perché sono quelli che hanno il giusto connubio tra design, calore del materiale, e durabilità, non necessitando di grande manutenzione esterna. La differenza di prezzo tra questi due, non sto qui a dirvelo io, è notevole. Come sempre, le cose belle costano care!
Nel prossimo articolo parlerò della “soglia”, cioè dell’attacco tra serramento e parete esterna.
Non perdetevelo!